Distinzione tra “pergolato” e “tettoia”: chiarimenti dalla Corte di Cassazione

Con la sentenza n. 23183 del 23 maggio 2018, la Corte di Cassazione Penale ha ribadito e chiarito i criteri distintivi tra le strutture denominate “pergolato” e “tettoia”, fornendo un importante orientamento giurisprudenziale in ambito edilizio e paesaggistico.

1. Definizione di Pergolato

La Corte ha stabilito che:

“Per pergolato si intende una struttura aperta sia nei lati esterni che nella parte superiore, realizzata con materiali leggeri, senza fondazioni, di modeste dimensioni e facilmente rimovibile, destinata esclusivamente a creare ombra tramite piante rampicanti o teli di copertura.”

Tale struttura non comporta aumento di volumetria, non altera l’assetto urbanistico-edilizio e non richiede permesso di costruire, a meno che non presenti caratteristiche di stabilità e permanenza (es. fondazioni, elementi strutturali robusti, ancoraggi fissi).

2. Definizione di Tettoia

Diversamente, la tettoia si configura come:

  • Una struttura coprente e talvolta chiusa lateralmente;
  • Può essere addossata a un muro o sorretta da pilastri;
  • Ha una funzione di riparo stabile dagli agenti atmosferici;
  • È idonea ad aumentare l’abitabilità dell’immobile.

Per queste ragioni, è soggetta al rilascio del permesso di costruire, in quanto rappresenta un’opera edilizia non precaria e con potenziale impatto urbanistico.

3. Rilevanza Giurisprudenziale

La distinzione non è meramente terminologica: la Corte ha respinto il ricorso di un privato che sosteneva di aver realizzato un “pergolato” sostitutivo, quando invece si trattava di una struttura di legno squadrato con pilastri in muratura, ritenuta di fatto una tettoia stabile e funzionale al riparo, e quindi abusiva in assenza di titolo abilitativo.

4. Ulteriori Riferimenti

La sentenza si colloca nel solco di una consolidata giurisprudenza (Cass. Pen. n. 33267/2011; Cons. Stato n. 5409/2011; TAR Umbria n. 499/2010), che richiama la funzione, la struttura e la rimovibilità dell’opera come criteri cardine per distinguere le due tipologie edilizie.


Si raccomanda pertanto massima attenzione nella progettazione e realizzazione di tali opere, con particolare riferimento alle normative urbanistiche e paesaggistiche locali, e si consiglia di acquisire i titoli edilizi necessari qualora si esuli dai limiti della temporaneità e della leggerezza strutturale.