Dopo la fase di inchiesta pubblica, venerdì 3 maggio è stata pubblicata la nuova versione aggiornata della norma UNI 11296: 2024 “Acustica in edilizia – Posa in opera di serramenti e altri componenti di facciata – Criteri finalizzati all’ottimizzazione dell’isolamento acustico di facciata dal rumore esterno”, che sostituisce la versione precedente datata 2018.
L’ambito di applicazione di tale norma sono gli interventi su edifici esistenti e di nuova costruzione, atti a ottimizzare la propagazione del rumore per via aerea.
La UNI 11296 definisce i criteri per la posa in opera di componenti di facciata quali serramenti (anche interni, se è necessaria una prestazione di isolamento acustico tra gli ambienti), dispositivi per il passaggio dell’aria, sistemi di oscuramento/schermatura e altri componenti presenti in facciata; a questi si aggiungono nella versione 2024 le facciate continue. Si amplia così il campo di azione della norma con l’obiettivo di includere componenti aggiuntivi importanti per l’isolamento acustico degli edifici.
Vengono inclusi anche nuovi materiali, precedentemente non considerati, ripresi direttamente da altre normative, come la UNI 11673-1. Tutto ciò permette di tenere in conto dei recenti sviluppi nel settore dei materiali e dei prodotti per l’edilizia.
Rispetto alla precedente versione viene ora esplicitato che restano escluse dall’ambito di applicazione di tale norma le porte posizionate su vie di fuga (e più in generale qualsiasi altro tipo di serramento in cui l’assenza di soglie e di chiusure “a tenuta”, siano presenti significativi ponti acustici) e prodotti quali le barriere antirumore separate dall’involucro edilizio, coperti dalla norma UNI EN 1793.
Una delle maggiori novità riguarda l’inclusione e una maggiore armonizzazione con altre normative pertinenti, come la UNI 10818, che definisce ruoli e responsabilità nella fornitura e installazione dei serramenti, e la serie di norme UNI 11673 in merito alla posa dei serramenti: questo garantisce una coerenza e una complementarità tra le varie norme del settore.
Per quanto riguarda i contenuti, la norma fornisce, al capitolo 6 “Verifica dell’efficacia acustica dell’intervento di posa in opera”, indicazioni in merito alla determinazione del parametro disciplinato in Italia dal DPCM del 05/12/1997, l’indice di isolamento acustico di facciata normalizzato rispetto al tempo di riverberazione (D2m,nT,w):
- L’isolamento acustico di facciata normalizzato rispetto al tempo di riverberazione dovrà essere valutato in opera in conformità alla UNI EN ISO 16283-3;
- Tale valore dovrà poi essere indicizzato, ottenendo D2m,nT,w , in conformità alla UNI EN ISO 717-1.
Il capitolo 7 della norma, fornisce una serie di criteri per la scelta e la posa in opera di serramenti in termini, ad esempio, di scelta dei sigillanti e dimensionamento dei giunti di installazione; per le chiusure oscuranti e cassonetti di avvolgibili vengono analizzati i possibili punti di ponte acustico che si possono presentare nelle diverse configurazioni di posa; per le facciate continue infine si illustrano i criteri di progettazione acustica nei punti di interfaccia tra le stesse e il contesto edilizio (solai, pavimentazioni, controsoffitti, ecc.).
Vi è stata poi una profonda revisione delle appendici alla norma. Queste sono state revisionate e riscritte, con un focus particolare sull’appendice B relativa agli esempi di configurazione di posa di serramenti, componenti aggiuntivi e accessori.
Nell’appendice sono riportati ben 15 esempi, in sezione orizzontale e verticale, di diverse configurazioni di installazione; a partire da configurazioni più semplici, come serramenti posati in mezzeria, filo interno, fino ad arrivare a situazioni più complesse come esempi con cassonetti, sistemi di ventilazione integrati nel serramento/cassonetto, sistemi di ventilazione meccanica integrata nel controtelaio monoblocco.
L’appendice A, invece, costituisce un documento di riferimento per l’applicazione dei DPR 18 novembre 1998, n. 459 (art. 5) e 30 marzo 2004, n. 142 (art. 6 e 7), relativi alle disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare e ferroviario, mediante interventi diretti sui ricettori.
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